I gruppi sanguigni in Giappone: una credenza che influenza la società
Come tutti sappiamo in occidente quando vogliamo “conoscere” qualcosa sul nostro futuro o sapere se la persona che abbiamo incontrato è adatta a noi, ci rivolgiamo all’astrologia ed i segni dello zodiaco sono uno dei principali mezzi con cui viene “calcolata” l’affinità di coppia in base alle varie caratteristiche della personalità proprie di ogni segno.
Anche in Giappone si prendono in considerazione i segni dello zodiaco?
Ovviamente la risposta è no! I Giapponesi infatti credono che la personalità di un individuo e l’affinità di coppia si possa stabilire in base al gruppo sanguigno (血液型,ketsuekigata). In realtà i Giapponesi hanno un loro sistema zodiacale che altro non è che quello cinese: i segni zodiacali cinesi (Drago, Topo, Scimmia, Tigre ecc) sono anch’essi 12 e cambiano di anno in anno in base alla cadenza del capodanno cinese, pertanto chi nasce tra gennaio e febbraio non è detto che appartenga al segno del nuovo anno. Il 2016 ad esempio è l’anno della scimmia.
Da dove deriva questa credenza?
Lo scienziato a cui viene generalmente attribuita la scoperta dei gruppi sanguigni è l’austriaco Karl Landsteiner che all’inizio del ‘900 individuò i gruppi, A, B e 0. Altri studi dimostrarono la distribuzione geografica dei vari gruppi sanguigni nel mondo fomentando alcune teorie di supremazia raziale che in ogni caso vennero di li a poco completamente smontate.
L’eco di queste teorie arrivò in Giappone intorno al 1927 sul giornale scolastico “Psychological Research” in un articolo dal titolo “Lo studio del temperamento attraverso il gruppo sanguigno” del Professor Takeji Furukawa. Il Governo giapponese di quegli anni (Il Giappone in quel periodo era all’apice del suo periodo imperialista ed il Governo contava una vasta fila di militari nei principali ruoli chiave) prese la palla al balzo e commissionò al Prof. Furukawa uno studio approfondito sull’argomento che potesse essere usato per i reclutamento di nuovi soldati. Ma la presunta prova della validità della teoria arrivò in un successivo studio del professore in cui si comparava la popolazione di Taiwan (al tempo colonia giapponese) alla minoranza etnica giapponese Ainu del nord del Giappone. Nel 1930 a Taiwan ci fu una violenta rivolta, i taiwanesi si ribellarono con forza all’occupazione giapponese. La rivolta fu sedata ma molti giapponesi furono uccisi. Secondo i dati a campione del professore il 42% dei taiwanesi era di gruppo sanguigno 0, mentre nei sottomessi Ainu il gruppo 0 era presente nel 23,8% del campione. Secondo il professor Furukawa quindi lo spirito di ribellione era geneticamente predeterminato.
Anche queste teorie non poggiando su basi scientifiche vennero smontante, ma negli anni ’70 il giornalista Masahiko Nomi pubblicò un libro, fortemente criticato dagli psicologi giapponesi, che divenne un best seller e la base di questa cultura popolare.
Anche se è appurato che non esistono basi scientifiche a sostegno di tale teoria, ancora oggi quotidianamente vengono proposti sui vari media giapponesi oroscopi basati sul gruppo sanguigno, affinità di coppia calcolate con il gruppo sanguigno e altre previsioni varie. Molte persone famose inoltre includono nel proprio profilo il gruppo sanguigno ed anche molti consigli alimentari si basano su questo. I Giapponesi si stupiscono quando gli stranieri alla domanda “che gruppo sanguigno sei?” rispondono che non lo conoscono.