Hayao Miyazaki, maestro giapponese dell’animazione, la scorsa settimana  in una conferenza stampa a Tokyo, ha reso ufficiale il suo ritiro dalla regia. La notizia era già stata anticipata da Koji Hoshino, direttore dello studio Ghibli, che lo scorso primo settembre, durante il Festival di Venezia, aveva annunciato che “Si alza il vento” (Kaze Tachinu),  sarebbe stato l’ ultimo film del noto regista.

Dopo aver ritirato, nel 2005, un Leone d’Oro alla carriera che resta nella storia, Miyazaki è in corsa per il premio in questa  70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, con un film che rispecchia una delle sue grandi passioni, ossia gli aerei e l’idea del volo. “Si alza il vento” , infatti, è la storia di Jiro Horikoshi,  un ragazzo di campagna che, sulla scia delle imprese dell’ingegnere italiano Giovanni Caproni,  sogna di diventare un grande progettista aeronautico.

Si è trattato di un addio piuttosto ironico. Miyazaki ha dichiarato che la realizzazione di quest’ultimo film, tra l’altro già disponibile nelle sale cinematografiche in Giappone, ha richiesto ben 5 anni di impegno, quindi dovendo dedicare  6-7 anni ad ogni film, non ritiene di riuscire a fare bene anche il prossimo, considerando che per quella data sarebbe già vicino agli 80 anni di età. Ha aggiunto che, fino a quando potrà andare agli studi e proseguire col suo lavoro lo farà, ma preferisce concentrarsi su altre cose nei prossimi anni: ad esempio, tra i progetti c’è il rinnovamento dello Studio Ghibli a Tokyo, che è dedicato alle opere di questo grande maestro dell’animazione giapponese.