Come riportato da uno dei maggiori quotidiani giapponesi, l’Asahi Shimbun, stamane a partire dalle 10:30 circa, i treni della linea JR tra Osaka e Nara hanno insolitamente subito ritardi piuttosto ampi. Dire “piuttosto” ampi è un eufemismo. Un’interruzione del servizio di 30 minuti?! Folle. Non è certo qualcosa che capita spesso. Direi anzi di non aver mai dovuto aspettare un treno per oltre 15 minuti. Di solito un ritardo molto lungo può dipendere da un suicidio, da un incidente del tipo “c’e’ qualcuno sui binari”, o da avverse condizioni meteorologiche, ma nessuno di questi era il caso odierno.

Cos’ha quindi obbligato i macchinisti a fermare i treni? A quanto pare alcune persone si erano furtivamente avvicinate ai binari, dove avevano posizionato dei treppiedi e, in sostanza, si preparavano per scattare delle fotografie. Uno di loro è stato adocchiato da un macchinista fuori servizio tra Sango-cho, prefettura di Nara, sull’isola di Honshu, e Kashiwara, nella prefettura di Osaka, ed è poi sbucato sui binari con in mano una macchina fotografica, facendo scattare immediatamente l’allarme. Quando gli addetti in stazione sono giunti sul posto, hanno trovato circa 50 persone intente a montare le attrezzature. Naturalmente ciò ha causato un disagio agli impiegati della compagnia ferroviaria, i quali hanno tentato con la forza di allontanare i fotografi dai binari. Alcuni di questi ultimi hanno però opposto resistenza e si è reso necessario richiedere l’intervento di una pattuglia della polizia.

Ovviamente tutto questo pasticcio ha rallentato i treni: 7 linee hanno temporaneamente interrotto il servizio, 12 linee sono state ritardate da un singolo treno, e in totale 26 linee hanno subìto ritardi fino a 40 minuti.

Qual era dunque il motivo dell’operazione clandestina di fotografia?

Questa mattina, a partire dalle 11.30 circa, l’azienda ferroviaria JR aveva messo in funzione un treno speciale da Shin-Osaka verso Nara e Kyoto, evento che accade pochissime volte l’anno. Si trattava di un treno in tipico stile giapponese, chiamato Asuka, e i fotografi si sono ritrovati nel punto ideale per fotografarlo: uno scorcio pittoresco con il tunnel e la curva che corre lungo il fianco di una montagna, individuato dagli appassionati di ferrovie e treni. Devo ammetterlo, un treno con il pavimento di tatami dev’essere proprio qualcosa d’affascinante.

Posso capire l’entusiasmo per il proprio hobby, qualsiasi esso sia, ma questo in particolare è andato un pò fuori controllo! Causare quel tipo di ritardo è folle. Oggi ero proprio in viaggio tra Nara e Osaka, ma per fortuna ero sul mio fidato Kintetsu, un rapido. Me la sarei presa non poco se avessi dovuto starmene in piedi su un treno rovente e affollato per 40 minuti più del necessario. Secondo l’articolo dell’Asahi Shimbun, sembra che l’azienda JR sia abituata a questo tipo di accoglienza per il lancio dei suoi treni speciali, e immagino che sia così. Occorre tuttavia trovare un modo per ridurre gli effetti dannosi di questi appassionati di treni.

Ovviamente è difficile prevedere dove possano piazzarsi i fotografi, ma un gruppone di 50 vecchietti (sto generalizzando) penso proprio che verrebbe notato al volo.


Tommaso In Giappone
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